Cinque milioni di stelle di Natale della Versilia. Un milione finiranno sui mercati Europei. Nonostante il maltempo e la crisi economica che ha caratterizzato l’ultimo anno con le accise ad aggravare ulteriormente la situazione del comparto, la Versilia del florovivaismo d’eccellenza e dell’agricoltura eticamente sostenibile, si conferma, anche in questo difficilissimo momento storico, il principale polo nella produzione di poinsettia. Una trentina le aziende leader di questa particolare produzione, tra monofloroa e uniflora, che hanno trasformato, con sacrifici ed investimenti, la Versilia nella capitale della stella di Natale generando complessivamente un fatturato che si aggirerà intorno ai 15 milioni di euro. Per cinque milioni di famiglie “la stella di Natale prodotta in Versilia – spiega Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti – sarà un elemento imprescindibile per festeggiare le festività. Un fiore simbolo del Natale e delle feste che non può mancare. Per la Versilia rappresenta invece un elemento di marketing per tutto il territorio e uno straordinario strumento di pubblicità soprattutto nei confronti dei mercati esteri dove è sinonimo di eccellenza e di qualità delle produzioni”.
Secondo i dati raccolti dalla Coldiretti Provinciale e dal Consorzio Toscana Produce il 30% delle stelle prodotte è destinato alla grande distribuzione, un altro 30% ai negozi e il 30% nei Garden Center. Molti sceglieranno in alternativa alla poinsettia ciclamini, lilium e gigli: altre produzioni storiche della Versilia dei fiori. L’altro segnale importante arriva dai produttori che hanno annunciato il “congelamento” dei prezzi. “All’ingrosso – sottolinea Marco Carmazzi, Presidente del Consorzio Toscana Produce – non subirà variazioni rispetto al 2009. Il costo alla produzione non sarà ritoccato variando da 1-1,5 euro per la monoflora fino ad un massimo di 25, massimo 30 euro per le stelle più grandi ad alberello. Del volume complessivo solo il 10% dell’utile netto resterà ai produttori; il resto si disperderà nella filiera”. Altra cosa il dettaglio: 2,50 euro per le piantine più piccole sino a 30 per quelle più grandi in vaso. Se però passiamo alla poinsettia ad alberello i prezzi possono raggiungere i 70-80 euro. L’importante resta, come ogni anno, scegliere dal fioraio o al negozio, stelle di Natale della Versilia. “Chiedetelo espressamente al commerciante – spiega Cristiano Genovali, Vice Presidente Provinciale Coldiretti – o leggete bene l’etichetta di produzione. Scegliere il Made in Versilia significa sostenere il territorio e contribuire a fare della Versilia la capitale del fiore più bello del Natale”.
COME CONSERVARE AL TOP LA STELLA DI NATALE
Infine alcuni consigli per conservare le stelle di Natale per un periodo più lungo possibile. Posizionarla in ambienti ben riscaldati, con temperature non inferiori ai 14 gradi e luminosi ricordando che non teme la luce del sole diretta nel periodo invernale e soprattutto innaffiarla poco, solo quando il terreno è completamente asciutto. Durante il periodo primaverile è opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre-novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami. Un ultimo piccolo accorgimento per far rifiorire la stella di Natale è la concimazione, quest'essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. Così facendo l'anno successivo si potrà avere ancora la stella di Natale, scientificamente chiamata Euphorbia pulcherrima (dal latino bellissima), facendo fruttare gli acquisti fatti durante queste festività.