Una primavera impegnativa per i terreni e le coltivazioni: le continue precipitazioni e le basse temperature fanno preoccupare le aziende agricole del territorio. Anche se fortunatamente non si registrano danni irreparabili, alcune coltivazioni sono pesantemente a rischio. Su tutte si segnala la produzione di fieno.
Da Santa Luce a Staffoli, ma anche nelle zone di San Miniato, Crespina, Palaia e nel pisano, si registra un ritardo consistente la produzione di quello che diventerà il foraggio per gli animali, che deve essere sfalciato e poi fatto essiccare nei campi. Le aziende zootecniche temono una mancanza di approvvigionamento per i prossimi mesi. Con l’umidità elevata e le precipitazioni prolungate i rischi sono muffe e funghi, ma anche la perdita di ulteriori raccolti su molte delle produzioni in atto.
In tutta la provincia si registrano ritardi nella produzione di ortaggi: zucchine, pomodori, peperoni, melanzane e cocomeri ci metteranno più tempo per arrivare alle nostre tavole. Il terreno ancora bagnato impedisce la messa a dimora delle piantine, o laddove è già avvenuta, ne rallenta la crescita. A Lari le ciliegie devono affrontare più stress, dato che le piogge continue e il poco sole hanno reso la buccia più sottile e quindi più vulnerabile. Il grano infine è in fase di spigatura e la troppa acqua nel terreno può favorire lo sviluppo di patogeni fungini.