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14 Marzo 2013
PRODOTTI TIPICI: FILIERA CORTA E MADE IN TUSCANY NEL BORGO DELLE CAMELIE, AGRICOLTURA PROTAGONISTA DELLA XXIV MOSTRA

La filiera corta ed il vero Made in Tuscany nel Borgo delle Camelie (S. Andrea e Pieve di Compito) a Capannori (Lu). Per la prima volta, la Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia giunta alla XXIV edizione ospita, all’interno del percorso tra piccoli cortili, antichi portali, case, ville e suggestivi habitat, il mercato di Campagna Amica di Coldiretti (info su www.lucca.coldiretti.it). Per tutti i weekend di durata della mostra (sabato 16, domenica 17 e sabato 23 e domenica 24 marzo) nei pressi della Cappellina i produttori locali che hanno aderito al progetto per una filiera agricola tutta italiana sposando principi come la stagionalità, la trasparenza, il km zero, il rapporto qualità-prezzo, la sostenibilità e la tracciabilità. Da “assaggiare” e da acquistare ci saranno olio extravergine d’oliva, vino, formaggi e yogurt, confetture e prodotti delle api, ortaggi freschissimi, appena raccolti, e fiori e piante di “stagione” a rimarcare il collegamento con i tempi spontanei della natura. “I prodotti legati al nostro territorio sono perfettamente a loro agio nel contesto della Mostra delle Antiche Camelie – rilancia Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldiretti – che rappresenta un momento straordinario di promozione e valorizzazione delle eccellenze che la nostra cultura sa esprimere. Per i nostri produttori è una bella vetrina, importante, di richiamo, affascinante”.

La vendita diretta che in lucchesia ha trovato notevole fortuna all’Arancio, ogni giovedì, in Via Dante Alighieri e a Porcari il martedì in Piazza Felice Orsi, hanno trasformato i mercati, i punti vendita di Campagna Amica, in uno dei canali di vendita prediletti dal consumatore che nel frattempo ha imparato a saper scegliere cosa mangiare e a non farsi più ingannare da etichette sedicenti e scritte piccole piccole. Gli attori della filiera sono due: il produttore ed il consumatore appunto. Alla fine ci guadagnano entrambi: il produttore ricava un prezzo giusto, il consumatore risparmia. “La filiera corta – analizza ancora Genovali - è in controtendenza come hanno evidenziato anche gli ultimi dati sull’inflazione secondo cui sono in forte crescita le persone che acquistano prodotti locali (40%) con un balzo record del 23% in un anno degli acquisti fatti direttamente dal produttore. Questo significa che il vero prodotto locale, il Made in Italy, ha un futuro”. Al centro dei mercati ci sono le imprese agricole: “il nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana è nato per assicurare un nuovo protagonismo dell’agricoltura, valorizzare la filiera come vero e unico Made in Italy alimentare e accorciare i
passaggi tra produttore e consumatore, modificando la distribuzione del valore. In questo modo – conclude Genovali - sarà possibile migliorare il reddito degli agricoltori e garantire ai consumatori un prodotto di origine sicura, italiana e tracciata, comunicando la distintività del Made in Italy nel garantire alti standard di sicurezza alimentare, legame col territorio e naturalità”.

Per conoscere tutti gli appuntamenti con i mercati vai anche su www.campagnamica.it

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