Il progetto che l’Associazione Produttori del grano saraceno della Garfagnana sta predisponendo intende dare risposta a tutti gli operatori della filiera per rafforzare la produzione di grano saraceno e di tutti i prodotti presenti sul territorio (granoturco otto file, farina di neccio, legumi) per aprire opportunità di valorizzazione e commercializzazione dei prodotti per celiaci in segmenti di mercato che possano effettivamente riconoscerne il giusto valore commerciale. E’ noto che la tradizione e le consuetudini locali non sono sufficienti da sole ad innescare percorsi virtuosi e dinamiche economiche in grado di salvaguardare il territorio e le risorse presenti, ma sia necessario operare a tutti i livelli per una nuova politica del settore. La nuova costituzione dell’Associazione dei produttori del grano saraceno della Garfagnana avvenuto martedì scorso, rappresenta indubbiamente un primo passo importante, ora però bisogna sviluppare una progettualità efficace orientata a razionalizzare le tecniche di produzione, capace di innovare radicalmente le tipologie di prodotto finali e, in ultimo, mettere a regime nuovi modelli organizzativi lungo le fasi della filiera tali da evitare diseconomie inutili e in grado di governare organicamente tutto il processo dalla produzione alla trasformazione
Questi aspetti costituiscono i contenuti del progetto che, individuando nel dell’Associazione Produttori del grano saraceno della Garfagnana il Soggetto Capofila, intendono proporre le soluzioni e gli investimenti necessari.
In un incontro preliminare Organizzato dal Comitato e svoltosi in Piazza al Serchio in data 15/05/2012 tra Imprese interessate ( produttori e trasformatori) e Tecnici si sono individuati gli obiettivi di massima oggetto della progettazione.
Nell’occasione sono stati anche chiariti gli aspetti procedurali e le condizioni di accesso al Bando e in particolare la necessità di predisporre un “Accordo di Filiera” tra i Partecipanti che possa regolamentare i rapporti e gli impegni previsti per le attività
Gli investimenti coperti dai finanziamenti vanno dalla possibilità di riqualificazione del castagneto alla stesura di piani di marketing aziendale, passando per gli investimenti in attrezzature per il miglioramento produttivo.
Il PIF richiede un numero minimo di 15 soggetti aderenti, di cui almeno 5 partecipanti diretti ( Imprese che operano investimenti) , ed un importo di spese ammissibili superiore a 400.000 euro. A seguito dell’approvazione del PIF da parte della Regione i partecipanti diretti, su indicazione del Capofila, presenteranno le rispettive domande di aiuto sul sistema informativo di ARTEA secondo le modalità previste dal DAR e dai singoli bandi di misura.
Maggiori dettagli ed informazioni verranno forniti all’incontro pubblico che si svolgerà presso la sede del Comune di Piazza il Serchio il giorno 22/05/2012 dalle ore 21:00 in poi.
L’incontro è aperto a tutti gli operatori già presenti nella filiera della castanicoltura e anche a coloro che hanno intenzione di approcciarsi a tale mercato.
Data l’importanza dell’evento è richiesta la partecipazione del più alto numero di soggetti interessati.