Ridurre i costi, partendo da quello del gasolio, ed aumentare le vendite di prodotto fresco attraverso la vendita diretta, la rete di Campagna Amica di Coldiretti e della ristorazione locale. Entra ufficialmente nel vivo il progetto di Impresa Pesca di Coldiretti che dopo meno di un anno dal suo ingresso sulla scena della filiera ittica è già pronto a portare in banchina, dal prossimo sabato, due volte la settimana, il gasolio per rifornire i pescherecci viareggini attraccati alla Madonnina. Tra i primi “casi” in Italia, la flotta di Impresa Pesca viareggina potrà rifornirsi direttamente in banchina con l’obiettivo chiaro di risparmiare anche solo qualche centesimo ogni litro imbarcato dopo i rincari record. La voce gasolio è infatti, schizzata negli ultimi 25 anni da 0,10 a 0,74 centesimi il litro con un picco del 700% rappresentando il principale costo per le imprese di pesca. Il rifornimento sarà garantito, il mercoledì ed il sabato, dal Consorzio Agrario di Pisa che nell’operazione “Gasolio in banchina” giocherà un ruolo chiave. “Il gasolio è un problema, ma non l’unico – ha spiegato Cristiano Genovali , Presidente Provinciale Coldiretti presentando alla Flor Export il pacchetto di iniziative e strumenti che Impresa Pesca metterà a disposizione dei pescherecci – ma l’obiettivo deve essere aumentare le vendite del nostro pescato potenziando la rete”. “Crediamo nel settore pesca – ha assicurato Michele Conti, Direttore del Consorzio Agrario di Pisa – ci investiamo risorse umane, strutture e competenze”. La rivoluzione in banchina di Impresa Pesca passa proprio dal ridare “valore aggiunto al pesce povero ma ricco di sapori - ha sottolineato Maurizio Del Chiaro, Coordinatore Regionale Impresa Pesca che ha lanciato il progetto di un marchio di qualità per alberghi, ristoranti, mercati che venderanno il pescato viareggino: “al marchio Pesca Amica che identifica il prodotto locale unire un marchio del territorio per esaltare quel pesce che finisce nel piatto. Il marchio dovrà essere la garanzia di freschezza, tracciabilità, trasparenza e sicurezza alimentare”. Il marchio, su cui Coldiretti sta già lavorando, sarà apposto anche sui menu e sulle vetrine dei punti di ristoro ed esercizi che aderiranno al progetto: “anche loro – ha spiegato riferendosi ai ristoratori – hanno interesse nel garantire ai clienti il pescato locale”. I canali di vendita individuati per ridurre le intermediazioni e calmierare anche i prezzi di vendita sono collegati oltre che al porta a porta, esperienza tra l’altro molto positiva in Versilia, i mercati settimanali di Campagna Amica sparsi in tutta la Toscana (sono già 62), la ristorazione anche attraverso pesce già sfilettato fino alla distribuzione organizzata e alle mense scolastiche: “da una parte – ha sottolineato Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldiretti – dobbiamo ridurre il peso dei costi e dall’altro creare reddito, ed in questo il nostro progetto per una filiera corta tutta italiana ha ampiamente dimostrato di funzionare bene”. Al centesimo più, centesimo meno risparmiato per il pieno di gasolio, le imprese ittiche potranno godere di servizi fiscali, previdenziali, assistenziali molto convenienti. A rafforzare l’asse Pisa – Viareggio l’esperienza molto positiva del mercato di Campagna Amica di Pisa ospitato proprio nei locali del Consorzio Agrario in Via Aurelia Nord: “la gente va matta per il pesce fresco – ha concluso Aniello Ascolese, Direttore Coldiretti Pisa – con la nostra rete garantiamo prodotti freschi, trasparenti, sani e stagionali al consumatore finale. Zero intermediazioni: tutti riescono a guadagnarci, e il consumatore risparmia”.