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26 Settembre 2012
LUCCA: CAMPAGNA AMICA SI FA IN DUE, ALL’ARANCIO E SOTTO LE LOGGE DI PALAZZO PRETORIO FILIERA CORTA E VERO (E FALSO) MADE IN ITALY

Campagna Amica si fa in due. Due come gliappuntamenti con la filiera corta e con i produttori di Coldiretti  in programma tra sabato 29 all’Arancio in Via Dante Alighieri con l’edizione straordinaria del mercato (la mattina), e da venerdì 28 a domenica 30settembre (il pomeriggio) sotto le Logge di Palazzo Pretorio, in Piazza San Michele quando stagionalità, genuinità, sostenibilità ed il vero Made in Lucca si ritroveranno per incontrare il consumatore in uno dei luoghi più suggestivi del centro torico di Lucca. In vendita frutta ed ortaggi di stagione raccolti nei campi della lucchesia e della Media Valle Garfagnana, olio extravergine e vino Igt e Doc, confetture, prodotti delle api e tante altre piccole e grandi specialità alimentari firmate dalla aziende agricole locali. La campagna arriva incittà.
 
Tra le curiosità sotto le logge, il salone fotografico de “Gli Inganni a tavola” che smaschera tutti quei prodotti toscani ed italiani tarocchi venduti in tutto il mondo che richiamano ed evocano, attraverso etichette ingannevoli, la toscanità ed il Made in Italy. Il casi in bella mostra sono diversi: nel mondo lo vendono con l'etichetta "Tuscan Moon" spacciandolo per un vino sangiovese ma di toscano non ha davvero nulla. Lo stesso accade per il "Forest Ville", etichetta chiaramente e furbamente ingannevole: c'è scritto "Sangiovese - Chianti" ma è prodotto nella Napa Valley. Poi c'è il "Toscano", salame prodotto in qualche paese sconosciuto degli Usa - il "Fennel Pollin Saleme" venduto in accoppiata al vino, ancora toscano, si fa per dire; la "Palenta" prodotta in Serbia, la "Finocchiono", tentativo cacofonico di imitare il successo della nostra Finocchiona e la passata di pomodoro "San Marzano" confezionati in Usa, la pasta "Italiano" prodotta in Egitto ed i "Macaroni" rumeni fino all'olio extravergine che sfrutta immagini e riferimenti della toscanità, come per esempio Firenze, per commercializzareconfezioni il cui olio è la somma di miscele provenienti da paesi europei. Un tarocco, quest’ultimo, molto sentito anche in lucchesia, patria di uno dei più famosi olii Dop d’Italia. A fianco della mostra “Gli Inganni a tavola” in agenda domenica 30 settembre, Coldiretti ha allestito lo spazio degli assaggi per insegnare al consumatore a riconoscere un extravergine buono da uno cattivo, l’extravergine vero da quello “tarocco”, come leggere l’etichetta con le sue insidie e le sue scritte piccole piccole e così poco chiare da ingannare anche il più attento dei consumatori. Sul tavolo degli assaggi a confronto l’olio extravergine al 100% italiano e l’olio acquistato sugli scaffali della grande distribuzione prodotto con miscele di olio straniero. Un’iniziativa che lancia (e prepara) l’evento nazionale in programma alla Leopolda di Firenze, martedì 2 ottobre, a cui partecipa il Presidente Nazionale Coldiretti, Sergio Marini, che ha l’obiettivo di sostenere l’approvazione della legge salva olio per la tutela e la difesa dell’olio extravergine Made in Italy.

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