Nascite straordinarie e primi raccolti generosi. E’ già partita anche nella Valle del Serchio e in tutta la Garfagnana la stagione dei funghi. A fornire un primo bilancio è Coldiretti Lucca che invita i cacciatori di funghi a rispettare la natura raccomandandosi di non gettare rifiuti o sporcizia nel bosco. “Il bosco non è una discarica. In questo primo weekend molte località sono state prese d’assalto. Il nostro appello va sopratutto ai cercatori della domenica e coloro che colgono l’occasione per una passeggiata nei boschi insieme ad amici e parenti: non abbandonate rifiuti e contribuite a tenere puliti i nostri boschi e le nostre piane. - spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca - Se vedete una cartaccia a terra: portatela a valle e gettatela nell’indifferenziata. Cercate funghi ma con il massimo rispetto per la natura e l’ecosistema”.
L’andamento climatico favorevole delle ultime settimane con intense piogge seguite dal caldo hanno creato le condizioni ottimali per una nascita generosa in particolare a bassa quota. Le previsioni per le prossime settimane sono incoraggianti. Difficile al momento dire se sarà migliore rispetto a quella passata e alle precedenti. Funghi significa per l’economia rurale anche ristorazione tipica e turismo. Sua maestà il porcino, cucinato con la tagliatella, è infatti l’ingrediente più ricercato dai turisti: “Negli agriturismi di Terranostra il fungo è già in tavola. - spiega ancora Elmi - La raccolto di questa stagione è indispensabile per garantire la presenza del porcino in tavola per i prossimi mesi. Gran parte del raccolto è infatti destinato alla ristorazione tradizionale che rappresenta una delle principali motivazioni di viaggio per un turista su due. La cucina è il motore del turismo”.
L’attività di ricerca – continua Coldiretti – non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri (il limite di raccolta giornaliero per persona è di 3 chilogrammi a testa per turisti o residenti) e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Per i meno avventurosi il consiglio è comunque quello di recarsi nei mercati di Campagna Amica dove molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati.
In questo caso la Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei. Una garanzia – continua Coldiretti - per sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nella Penisola o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani con minore freschezza e garanzie di qualità e sicurezza alimentare. I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poco calorici, poveri di sodio e ricchi di potassio e in Italia durante l’anno – conclude Coldiretti – se ne consumano in media circa un chilo a testa”.