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19 Maggio 2010
FLOROVIVAISMO: TASSA GASOLIO-INCONTRO, POMODORI E INSALATA AL POSTO DEL LILIUM

 Una delegazione dei florovivaisti della Versilia di Coldiretti a Roma, per incontrare il Presidente della Commissione Agricoltura. Ha sortito gli effetti sperati l’incontro sulla tassa sul gasolio con i senatori e parlamentari della Provincia di Lucca che hanno risposto all’”Sos” della principale organizzazione agricola.  A breve i florovivaisti della Versilia saranno ricevuto a Roma per cercare di “abbassare” la famigerata accisa sul gasolio schizzata a novembre dallo 0% al 22%.
All’incontro hanno partecipato il deputato Debora Bergamini, i senatori Andrea Marcucci e Nedo Poli che si sono impegnati pubblicamente, durante l’assemblea a “votare nelle commissioni e nelle aule una proposta credibile da parte del Governo”, e la senatrice del Pd, Manuela Granaiola che “pur criticando l’operato del Governo ha garantito un impegno costante”. Era questo quello che contava in questo momento. L’altra buona nuova è la predisposizione – ha spiegato l’on. Bergamini – da parte del nuovo Ministro dell' Agricoltura di un decreto che risolva la questione. Ci stanno lavorando – ha puntualizzato.
Ma sostegno è arrivato alla Croce Verde di Viareggio, sede dell’incontro, anche dall’Assessore all’Agricoltura della Provincia Lucca, Alessandro Adami che chiederà un “impegno e sostegno da parte del nuovo Assessore Regionale all’agricoltura e da tutti gli altri partecipanti (il Presidente Distretto florovivaistico, Renzo Rugani; il Sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, l’Assessore all’Agricoltura ed Attività Produttive Comune di Viareggio, Antonio Cima e dal consigliere comunale, Milziade Caprili che ha tenuto le fila dell’incontro-dibattito). Oltre 30 le aziende versiliesi, tra cui Marco Carmazzi (Presidente Toscana Produce) che non hanno risparmiato di far notare “le promesse non mantenute da parte del Governo e la gravissima difficoltà del settore”.
Un’aggravante, quella delle accise, per già grave precarietà del comparto, che tocca nelle profondità della Versilia 780 aziende e 4500 posti di lavoro (indotto escluso) definiti “a rischio”: 500 quelle florovivaistiche (300 con serre) e 3 mila i posti di lavoro, mentre nell’orticolo sono 280 aziende (100 con serre) per oltre 1500 posti di lavoro.
“Mediamente – hanno ricordato il Presidente Provinciale Coldiretti, Dina Pierotti  e il Direttore, Francesco Ciarrocchi in apertura dei lavori - ogni azienda consuma da 150 a 200 mila litri, e con l’accisa da 0 al 22% significa una rimessa secca di 15-20 mila euro. La circolare, oltre tutto, è arrivata in un periodo, il mese di novembre, in cui le aziende avevano già contrattato il prezzo di vendita, e dove le produzioni, come quella della stella di natale, necessitano di 18 gradi in serra per crescere. La produzione è costata decisamente di più, e i ricavi si sono assottigliati arrivando quasi a zero”.
L’accisa ha infatti obbligato molte aziende che producono fiori recisi a “bloccare la produzione invernale – ha spiegato Maurizio Del Chiaro, referente per la Versilia dell’organizzazione - puntando tutto sul periodo primaverile. Ma sono molte quelle hanno cambiato produzione puntando su quella ortiva con il rischio di inflazionare il mercato. In pratica l’accisa sta modificando il Dna delle imprese: coltivano pomodori e insalata al posto del liluim e di altri fiori recisi ad alto impatto di gasolio per riscaldamento”. 
  
   

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