Tassa (accisa) sul gasolio: Coldiretti chiede aiuto ai parlamentari lucchesi e al Prefetto. E chiede sostegno ai prossimi eletti al consiglio regionale per farsi portavoce della gravissima situazione che stanno vivendo e subendo quasi 900 aziende agricole della Versilia. C’è ancora la famigerata tassa sulle accise, reintrodotta dalla sospensione “inaspettata” dall’Agenzia delle Dogane il 3 novembre, negli incubi degli imprenditori agricoli penalizzati – scrive Coldiretti attraverso una lettera firmata dal Presidente Provinciale, Dina Pierotti – “per la mancanza di un adeguato provvedimento legislativo che ripristini l’esenzione dell’accisa ad un livello tale da mantenere un minimo di competitività per il settore”. Un grave rischio che sta compromettendo definitivamente “la competitività e quindi, la sopravvivenza delle aziende orto florovivaistiche lucchesi”. Il provvedimento, stima la principale organizzazione agricola, riguarda oltre 30.000 ettari di serre posizionate in tutta Italia di cui 350 in provincia di Lucca, che producono fiori, piante ornamentali ed ortaggi. Coldiretti invoca la sensibilità dei senatori, parlamentari, del Prefetto di Lucca, Maurizio Maccari, e dei prossimi eletti al consiglio regionale, e un intervento “urgente affinché si possa accelerare ed agevolare l’emanazione di quei provvedimenti legislativi, di vitale importanza per la sopravvivenza del settore ortoflorovivaistico in quei territori di cui rappresentate la migliore espressione”. “La situazione è gravissima – conclude Dina Pierotti – e il clima si sta facendo incandescente. L’esasperazione in cui versano gli imprenditori li sta convincendo che l’unico strumento per farsi ascoltare sia quello della mobilitazione che troverà, se necessario, il pieno e primario sostegno della organizzazione che rappresento”.