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12 Maggio 2011
ELEZIONI: COLDIRETTI CHIEDE ASSESSORATO MULTICENTRICO CHE TUTELI AGRICOLTORI, INCONTRATI I CANDIDATI ALLE PROVINCIALI

“Un assessorato multicentrico con competenze in materia di difesa del suolo, del paesaggio, delle identità storiche e culturali, e che sia capace di fare sinergia tra turismo ed enogastronomia”: è la richiesta avanzata da Coldiretti ai candidati alla Presidenza della ProvinciaGabriele Brunini, Stefano Baccelli e Giuliana Baudone - incontrati in vista delle elezioni amministrative in programma domenica 15 e lunedì 16 maggio. Una proposta strategica per scongiurare “un ruolo marginale dell’agricoltura all’interno della ridefinizione delle deleghe agli assessorati”, in vista dei “tagli” alla macchina pubblica. “Il nostro obiettivo è mettere al centro le imprese agricole multifunzionali. Quindi, no ad un agricoltura marginale nelle scelte dell’amministrazione provinciale – ha spiegato il Direttore Provinciale, Francesco Ciarrocchi mettendo in campo la proposta di programma politico amministrativo, insieme ai valori e alle questioni locali che interessano il mondo agricolo – non vorremmo che alla fine, tra tagli e riduzioni della macchina amministrativa, a rimetterci sia l’agricoltura. Abbiamo bisogno di un assessorato che sia capace di fare sinergia tra i diversi ambiti e deleghe”. Proposta “condivisa” dai candidati che hanno promesso attenzione e più partecipazione del mondo agricolo.
Un programma, quello della principale organizzazione agricola, che passa in rassegna, dal livello nazionale fino al locale, i punti di forza come il progetto per una filiera agricola tutta italiana che passa attraverso i mercati di Campagna Amica e la vendita diretta, la tracciabilità e la sicurezza alimentare, ma anche criticità del sistema agricolo provinciale. Criticità che vanno dalla riconquista del “giusto equilibrio e compatibilità tra agricoltura e attività venatorie” – vedi caso cinghiali in città e proliferare ungulati – fino agli strumenti urbanistici per impedire speculazioni ed erosione delle superfici agricole, alla revisione della legge regionale sui consorzi di bonifica collegata al tema dell’acquedotto industriale, e ancora la complicata situazione del Lago di Massaciuccoli fino ai settori di riferimento provinciali come il florovivaismo.
Coldiretti ha posto l’attenzione sulle difficoltà di “gestire e controllare alcune specie come lo storno, i piccioni di città, cornacchie, minilepre, volpi, caprioli, nutrie ed istrice, cinghiali che sono “artefici di migliaia di euro di danni ogni anno all’agricoltura – ha spiegato Ciarrocchi ai candidati proponendo “l’eradicazione dalle aree non vocate”, ovvero, dove non dovrebbero esserci. Il caso dei cinghiali è eclatante e significativo di una situazione che è fuori controllo”.
Molto sentita, dagli agricoltori, la questione lago di Massaciuccoli che rischia di morire in pochi anni. “La soluzione è la fitodepurazione – ha spiegato Ciarrocchi - è possibile migliorare la qualità delle acque immesse nel lago con la speranza di agire direttamente sulla flora ricreando l'ambiente giusto per uno sviluppo costante di piante acquatiche di superficie e di fondale che aiutino in modo fondamentale e naturale la depurazione delle acque”. Da qui la proposta di sfruttare la possibilità di affidare al Consorzio di Bonifica i terreni nelle vicinanze del Lago, oggi coltivati con colture estensive, a titolo di affitto utilizzandoli per la decantazione dei nutrienti contenuti nelle acque e gli agricoltori potrebbero così continuare ad ottenere un contributo derivante dalla concessione in affitto.
Chiave il ruolo degli strumenti urbanistici. Gli agricoltori vogliono essere coinvolti nelle scelte del territorio perché “la pianificazione è importante per salvaguardare il territorio; le scelte vanno condivise con chi ci vive e opera – ha sottolineato Ciarrochi - nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una depauperazione del territorio molto consistente, a vantaggio di aree industriali e abitative che attualmente risultano molto  superiori alle richieste”. Un tema centrale nell’operato di Coldiretti che già negli scorsi mesi aveva “denunciato” un furto dei terreni agricoli in particolare in Versilia dove la produzione di fiori recisi ed in vaso è dominante. “Il florovivaismo – ha spiegato Cristiano Genovali, Vice Presidente Provinciale Coldiretti – è stato sottovalutato. In realtà è una eccellenza. Il mercato del Comparini è un fantasma, è stato inaugurato più volte ma ad oggi è solo una intenzione. Servono tempi certi e una politica di promozione seria ed efficace”.
Infine i pensionati. Gli agricoltori che hanno raggiunto l’età pensionabile contribuiscono ancora al reddito dell’azienda agricola. “L’80% dei pensionati agricoltori – ha sottolineato Alfredo Ceragioli, Presidente Pensionati Coldiretti – contribuisce ancora al reddito delle aziende. L’agricoltura aiuta i pensionati a sentirsi ancora utili per la società e per il nucleo famigliare”.

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