Gli agricoltori potranno produrre l’energia elettrica di cui hanno bisogno abbattendo i costi di produzione e contribuendo in modo sostenibile al raggiungimento della sovranità energetica nazionale. Per aiutarli a raggiungere questo obiettivo potranno contare in finanziamenti a fondo perduto fino all’80%. A prevederlo è il bando agrisolare, fortemente voluto da Coldiretti, che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti su stalle e cascine. Le risorse disponibili ammontano a 1 miliardo di euro. Si tratta di un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono contenere i costi energetici, mettersi al riparo dal caro-bollette ma anche cogliere l’occasione per rimuovere e smaltire eventuali coperture di amianto, realizzare l’isolamento termico e rifare, per esempio, le coperture con sistemi di areazione. A renderlo noto è Coldiretti Lucca che è già pronta per mettere a disposizione delle imprese agricole gli uffici presenti su tutto il territorio per tutte le informazioni del caso e per il disbrigo delle pratiche. Le domande per i contributi potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 12 settembre 2023 e fino alla stessa ora del 12 ottobre.
“C’è un grandissimo interesse nei confronti del bando sull’agrisolare da parte degli imprenditori della nostra regione. Lo abbiamo potuto percepire e soprattutto toccare con mano in occasione delle iniziative che abbiamo organizzato sul territorio in queste settimane. – spiega la Presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi – Le risorse messe a disposizione dal bando consentono l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici agricoli e zootecnici ma senza consumare terreno fertile. Una condizione essenziale per la nostra organizzazione e per i nostri agricoltori preoccupati per il moltiplicarsi, in tutta la regione di progetti per realizzare impianti di grandi dimensioni che rischiano di stravolgere il paesaggio sostituendo campi coltivati e prati con distese interminabili di moduli fotovoltaici a terra o di tecnologie industriali camuffate da parchi agrivoltaici. Il ritardo sulla mancata individuazione delle aree idonee all’installazione ed il caos decisionale che deriva dall’assenza di regole di governo del territorio hanno finito per partorire una sorta di abusivismo energetico, con un forte consumo di suolo e significativi danni collaterali ecologici ed economici, a cui va posto rapidamente rimedio a tutela del suolo e delle attività agricole”.
I soggetti beneficiari – spiega Coldiretti Toscana - sono gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria, le imprese agroindustriali; le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi; le comunità Energetiche rinnovabili (CER), raggruppamenti temporanei, reti impresa, etc. Per gli impianti fotovoltaici – spiega Coldiretti Lucca - potranno avere una potenza compresa tra 6 kWp a 1.000 kWp, e la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo è aumentata fino a 100.000 euro, mentre quella per dispositivi di ricarica sale a 30.000 euro, è inoltre raddoppiata la spesa massima ammissibile per beneficiario che passa da euro 1.000.000,00 ad euro 2.330.000,00 incluse le spese accessorie (es. rimozione amianto).Sarà poi possibile calcolare il fabbisogno di energia termica complessivo dell’impresa senza il vincolo del doppio dell’autoconsumo di energia elettrica. Il provvedimento – prosegue Coldiretti Lucca - prevede di realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla pubblicazione del Decreto; eventuali proroghe oggettivamente motivate sono ammissibili se approvate dal Soggetto Gestore, ed in ogni caso entro il limite massimo del 30 giugno 2026.