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31 Gennaio 2013
CARNEVALE: I TRATTORI “TIRANO” MONTI E GRILLO, ACCADE SOLO A VIAREGGIO

I trattori alla testa dei grandi carri del Carnevale di Viareggio. Tireranno su e giù per i viali gli “avatar” di cartapesta dei vari Monti, Berlusconi, Grillo, Renzi, Napolitano e la Ministra Fornero, alcuni dei prevedibile ed immancabili protagonisti della satira politica dei Maestri della cartapesta, e “trasporteranno” centinaia e centinai di figuranti tra la folla festante che popolerà Viareggio nell’arco dei cinque corsi mascherati: una trentina i trattori presi in “prestito” dall’agricoltura che saranno impiegati per trainare i carri del più bello e più amato dei Carnevali. “E’ per noi un grande onore essere soggetti attivi anche quest’anno di una delle più importanti manifestazioni che il nostro territorio sa esprimere – spiega Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldiretti confermando la presenza e la partecipazione dell’organizzazione agricola – i nostri trattori saranno protagonisti, come lo saranno i nostri agricoltori, i nostri vivaisti ed i nostri fiori per tutto il tempo della manifestazione, a partire dal primo corso, il 3 febbraio”.  
 
La collaborazione tra la Fondazione Carnevale di Viareggio, Coldiretti e SAME è frutto della voglia di “collaborare” e “valorizzare” i prodotti d’eccellenza del territorio come i fiori che rappresentano una delle principali economie agricole (e non solo) della Versilia e non solo di Viareggio. In Piazza Mazzini, sotto il palco dove saliranno tra gli altri Carlo Verdone, Pippo Baudo e tutti gli ospiti del Carnevale, Coldiretti ripropone, per il corso mascherato in programma martedì “grasso” 12 febbraio, la pioggia di fiori che accompagna, ormai da tre edizioni, la rassegna. “I fiori sono il nostro oro; le nostre aziende, le centinaia di realtà florovivaistiche che caratterizzano l’impianto agricolo del territorio sono i nostri forzieri; – rilancia il ruolo del settore Genovali – il Carnevale è una vetrina importante per mettere in mostra i nostri gioielli e per consolidare il legame tra il territorio e la sua manifestazione di riferimento”.
 
Lo scorso anno erano stati gli anemoni, l’anno ancora prima il ranuncolo, e l’anno precedente ancora il tulipano: “per quest’anno – conclude Genovali - abbiamo in mente qualcosa di speciale proprio come lo sono i nostri fiori”.

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