7 prenotazioni su 10 negli agriturismi della provincia di Lucca dall’estero. Sono pronti a tornare per trascorrere le vacanze estive nelle strutture della Garfagnana e Media Valle, delle colline lucchesi così come della Versilia, i turisti stranieri. Le previsioni da parte degli imprenditori agrituristici sono molto incoraggianti dopo due anni di assenza forzata causata dall’emergenza sanitaria che avevano fatto registrare una flessione del 20% delle presenze dei turisti stranieri tra giugno e settembre, pari a circa 16 mila presenze in meno, per un crollo del fatturato tra pernottamenti, ristorazione e souvenir enogastronomici, stimato in circa 2 milioni di euro. A confermare l’ottimo trend è il monitoraggio di Coldiretti Lucca e Terranostra Toscana, l’associazione che raduna gli agriturismi di Coldiretti, in vista della stagione estiva.
“Gli stranieri stanno tornando: e questa è una bellissima notizia. I primi segnali di ripartenza vera li abbiamo iniziati ad intravedere subito dopo la fine dello stato di emergenza e di pari passo con il graduale allentamento delle misure. La prova generale di Pasqua ci ha dato fiducia. – commenta Francesca Buonagurelli, Presidente Terranostra Coldiretti Lucca – Lo scorso anno, in questo periodo, le prenotazioni erano ancora molto incerte ed il rischio di cancellazione altissimo. Uno scenario molto diverso da quello di oggi che vede il ritorno dei turisti da tutto il mondo”.
I turisti stranieri sono strategici per l’ospitalità soprattutto nelle mete più gettonate anche perché hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. La loro assenza ha pesato enormemente sui conti della aziende agrituristiche in particolare nei mesi clou della stagione come giugno, luglio ed agosto.
Se la tavola con la cucina a chilometro zero resta la qualità più apprezzata per scegliere l’agriturismo rispetto ad un’altra struttura ricettiva – continuano Coldiretti Lucca e Terranostra – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne che ha portato le strutture ad incrementare l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, curiosi e ambientalisti, ma anche attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness. Con 228 strutture attive di cui quasi una su due guidate da donne, 2.600 posti letto e 44 piazzole la provincia di Lucca contribuisce al primato nazionale degli agriturismi della Toscana.