Ordinanza anti-caminetti penalizzante per gli agricoltori. Coldiretti Lucca dice no, e chiede, l’abrogazione dell’ordinanza anti-camini varata dall’amministrazione comunale di Capannori che tanto sta facendo discutere in queste settimane. L’ordinanza di divieto di accensione dei caminetti e delle stufe a legna nelle case, sarebbe infatti un duro colpo alla già fragile economia agricola di decine di aziende. “L’ordinanza mette a repentaglio l’economia dei tagliaboschi e la sopravvivenza di decine di aziende agricole che riforniscono legname per il riscaldamento domestico – spiega Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti - Confidiamo nell’abrogazione del divieto che penalizza enormemente parte dell’economia agricola che si basa su questa particolare produzione” A sostegno della richiesta di Coldiretti anche ragioni di tutela e salvaguardia del patrimonio boschivo. “Le aziende agricole boschive garantiscono la pulizia dei boschi e la manutenzione idrogeologica del suolo – spiega Antonio Furlanetto, Referente Coldiretti – non si tratta solo di reddito ed economia, ma anche di difesa in condizioni di pioggia e maltempo. Sappiamo tutti quali sono gli effetti della cattiva manutenzione dei boschi”. L’altro divieto con non piace alla maggiore organizzazione agricola, ed in particolare ai tanti olivicoltori del comune, riguarda quello di “non poter bruciare all’aperto, fino al 31 marzo, i residui vegetali derivanti da attività agricole e forestali, di pulizia parchi,giardini ed aree agricole, boscate e verdi”. Coldiretti invita quindi, l’amministrazione a valutare ulteriormente la necessità del divieto. “Per l’agricoltura sarebbe un danno”.
19 Febbraio 2010
CAPANNORI: NO ORDINANZA ANTI-CAMINETTI, PENALIZZATI GLI AGRICOLTORI