Le azione agricole di Campagna Amica e gli agriturismi di Terranostra portano i sapori ed i profumi dell’autunno al Desco 2016 promosso dalla Camera di Commercio di Lucca. La rete a km zero di Coldiretti protagonista alla mostra mercato enogastronomica in programma per tutti i weekend, a partire da sabato 19... novembre, e fino all’11 dicembre, al Real Collegio di Lucca (info su www.ildesco.eu). Da “provare” e da acquistare a Desco ci sono tutti i principali prodotti del paniere autunnale-invernino delle aziende agricole “local” come le farine di Guido Favilla, il miele ed i prodotti delle api di Carlo Rossi di Pietrasanta, i formaggi, yogurt e ricotte di Stefano Baisi, l’olio nuovo e le creme a base di olive de La Chiusa di Nanni ed ancora i vini e lo champagne versiliese della Tenuta Mariani e molto altro ancora. La partecipazione al Desco 2016 di Coldiretti e Campagna Amica con l’edizione speciale del mercato esclusivo degli agricoltori coincide con la diffusione dei dati sull’opinione dei consumatori: 4 lucchesi su 10, il 40,7%, considera i prodotti a chilometro zero una garanzia di cibi freschi e sicuri in cucina e il 38,9% ritiene che siano anche una buona soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Almeno un lucchese su due è disposto a pagare di più per un prodotto di sicura provenienza tricolore. “I mercati di Campagna Amica – spiega Maurizio Fantini, Direttore Coldiretti Lucca - vengono scelti per trovare prodotti locali del territorio messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto della stagionalità dei prodotti in alternativa ai cibi che devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Per fortuna – prosegue Fantini – il mercato di Campagna Amica è un’opportunità che i lucchesi non trovano solo al Desco durante i weekend di apertura ma in numerose piazze e centri storici. I consumatori consapevoli che fanno la spesa ai nostri mercati sono in costante crescita sia in Lucca che in Versilia. Con l’acquisto di prodotti a chilometri zero, oltre a garantire freschezza e salubrità che garantiscono una più lunga durata al nostro cibo – conclude Fantini – si da un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”.